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Finito il film ambientato a Calenzano. Il Covid lo fermò

Il giovane regista Andrea Caciagli ha concluso il suo primo lungometraggio generazionale «Via don Minzoni n.6»

Finito il film ambientato a Calenzano. Il Covid lo fermò

Probabilmente non è troppo corretto l’accostamento, ma veder finalmente “prendere vita” ad un progetto come quello di un film pensato lungamente e poi atteso con impazienza, è un po’ come un parto. Dove il “figlio” in questione è appunto il primo lungometraggio di Andrea Caciagli, regista trentenne e già direttore di una rivista di argomento cinematografico.
Grazie alla sua caparbietà e a quella del suo staff di amici e professionisti, è riuscito finalmente a portare a termine la sua opera, «Via don Minzoni n.6». Ne avevamo scritto poche settimane fa, quando si apprestava, incrociando le dita, a ripartire con le riprese, bruscamente interrotte l’anno scorso dal primo lockdown.
Lo stop del primo set determinò infatti anche un ulteriore problema e cioè la perdita della location principale, la casa dov’è cresciuto il regista che dà il titolo al film, che nel frattempo è stata venduta. Essa è stata invece ricostruita in una villa a Fucecchio. È sottinteso dire che il progetto ha rischiato di non vedere mai la realizzazione. Ma per fortuna, nonostante qualche altro contrattempo proprio a riprese iniziate, Caciagli ha potuto dire più volte la fatidica frase “ciak, si gira” e portare a compimento il suo film indipendente, prodotto dalla 8 Production di Laura Catalano. Un’opera, come già avevamo scritto, che include particolari biografici del regista, raccontando l’ultima notte del protagonista trentenne (interpretato da Francesco Gaudiello) nella casa in cui è cresciuto prima che questa passi di proprietà, ritrovandosi con il suo gruppo di amici per un’ultima partita a poker.
«Sono molto soddisfatto di aver girato un film generazionale, genere che in Italia non si fa – spiega Andrea, felice per il fine set – E lo sono ancora di più perché è stato fatto da un gruppo di persone quasi tutte sotto i 35 anni: il linguaggio, le problematiche, i temi sono veramente reali e condivisi poiché ci appartengono. Di solito in Italia non esistono nemmeno i giovani registi esordienti per le note difficoltà di trovare spazi e finanziamenti. Infatti io il film me lo sono anche autoprodotto».
Adesso ci sarà la fase di montaggio, dopodiché l’auspicio è che possa approdare nelle sale cinematografiche almeno toscane (ma tutti tifiamo per il nazionale ovviamente) entro l’autunno.
Il direttore della fotografia è Luca Galasso, gli altri attori protagonisti oltre a Gaudiello sono: Lia Grieco, Mirko Risaliti, Irene Battaglia, Giusi Merli, Paolo Fratini, Carolina Pezzini, Federico Carchedi, Bruna Orlando, Andrea Butelli.

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