Le riprese, in corso a marzo 2020, erano state interrotte in seguito all’annuncio del lockdown nazionale e, da quel momento, la troupe ha dovuto fare i conti con molte difficoltà. “È stato complesso” – ci racconta Caciagli – “però c’era la volontà da parte di tutta la produzione di portare a termine questo lavoro”
Non è stata una cosa semplice: infatti, la casa in cui doveva essere originariamente girato il film – teatro di un’esperienza sia personale che generazionale –, nel frattempo è stata venduta ed è dunque sorta la necessità di trovare una location adatta per la ripresa dei lavori. Per tale motivo “abbiamo dovuto affrontare un grande sforzo dal punto di vista logistico, senza contare che i costi sono lievitati anche per via delle precauzioni sanitarie da adottare”.
Nonostante questo, il clima sul set, una volta ripreso il lavoro, non ha risentito particolarmente delle problematiche: “Volevamo averla vinta noi e tutta la troupe si è adoperata per portare a termine il progetto. Siamo stati bravi e sono sicuro che nel montaggio non si vedrà la differenza tra il girato pre e post lockdown”.
Gli attori Paolo Fratini e Francesco Gaudiello
Foto: Serena Gallorini
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